Lc 6, 6-11
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Alzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: «Do mando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Contemplo:
Dio ci è venuto vicino, ci ha parlato, ci ha raccontato il suo amore: un amore che cresce, che si dà senza misura, che vince anche la morte. Ci ha regalato speranza, e fede in un «sì » che rende vivi. Ci ha mostrato il cammino, e ci ha detto «andate, andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo », andate e parlate di Dio, narrate le meraviglie del suo amore, dite a tutti che Gesù ha vinto la morte e lasciatevi sconvolgere dalla speranza.
Un regalo così non si può tenere nascosto, prima o poi il seme germoglia e ci sentiamo crescere dentro il desiderio di raccontarlo al mondo. Magari sottovoce, con gesti piccoli. Ma lo vogliamo dire, è necessario. L’amore non si può fermare.
Commento al Vangelo di oggi:
Nella sinagoga Gesù non solo si accorge di un uomo con la mano inaridita, ma, addirittura, lo fa mettere nel mezzo.
Questa mano sofferente è simbolo di ogni cuore inaridito, esausto e sterile, che per Dio diventa il centro dell’attenzione. E anche dell’azione. Quella mano inaridita è la protagonista dell’episodio perché è il segno attorno a cui tutto ruota.
Per Gesù essa è occasione di manifestare la sua presenza e missione salvifiche; per gli astanti è simbolo della loro rigidità e della loro chiusura morale; per quell’uomo è possibilità di incontrare veramente Dio. La Legge non può essere ostacolo a quest’incontro, né alla guarigione della mano.
Di fronte al segno che Gesù opera possiamo scegliere se aprirci alla fede in lui, oppure se chiudergli e sbarrargli la via del nostro cuore.