Dal Vangelo secondo Matteo (15,1-2.10-14)
In quel tempo, alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».
Commento al Vangelo di oggi:
Due pensieri ci illuminano davanti a questa parola.
Noi non dobbiamo inventarci la nostra missione! Ce l’affida il Signore, e ce l’affida a favore di qualcuno: la terra, il mondo, gli abitanti della casa. Non per la nostra realizzazione come se qualcosa, provenendo da fuori di noi, ci gratificasse del potere di dare senso e luce ad altri!
Il secondo: voi siete sale, voi siete luce! E una parola rivelatrice dell’identità che il Signore ci dona. Così facendo ci rende partecipi della sua stessa identità: infatti, chi, se non lui dà sapore a tutto ciò che è terreno e luce all’uomo per comprendere se stesso e gli altri? Inoltre, questa parola ci invita alla gratuità: la luce irradia per natura, il sale sala per essenza. Nessuno dei due opera discriminazioni.