Come esercitarsi per una preghiera vera e autentica
“..vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso all’infuori di te..”
Chissà perché la nostra preghiera diventa vera solo quando siamo alle strette e ci vediamo senza più nessun appiglio. Probabilmente il motivo è da ricercare nel fatto che quando siamo nella sofferenza non riusciamo più a prendere in giro Dio e noi stessi: abbiamo bisogno di aiuto, e sappiamo che solo lui può darcelo davvero. La regina Ester, di fronte alla minaccia che incombe sul suo popolo, si rivolge all’unico in grado di mostrare una via, una soluzione per una situazione altrimenti senza uscita. In questa Quaresima proviamo ad esercitarci in una preghiera più essenziale e semplice, ma anche più vera e autentica: quella che nasce dal nostro cuore, nella fiducia e nella certezza che lui ci ascolta sempre, anche quando l’apparenza sembra dirci il contrario.
(don Luciano Vitton Mea)
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