Vangelo di oggi

Commento al Vangelo del giorno – 04 Maggio 2017 – La strada della coscienza

Brano Evangelico: Gv 6,44-51

Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

 

 

Meditiamo la Parola

La strada della coscienza

di don Carlo Moro Parroco di Gargnano

 Nel brano evangelico, Gesù ribadisce che accogliere lui è dono del Padre e, con una citazione della Scrittura (Is 54,13), spiega il carattere gratuito della fede. Vuole, però, che gli uditori non cadano nell’equivoco di un rapporto diretto con il Padre e afferma che non vi è accesso al Padre, se non attraverso colui che viene da Dio e che, solo, «ha visto il Padre». Perciò Gesù torna a rivolgere con insistenza l’invito alla fede in lui, pane della vita disceso dal cielo.

Dio parla a tutti e a tutti spiega, per mezzo della voce della coscienza, la strada da percorrere per giungere a lui. Per questo Gesù dice che chi ascolta il Padre, non può che andare a lui accogliendo in sé i semi della risurrezione futura. Chi mangia la carne di Cristo, che è la risurrezione e la vita, non può conoscere la morte eterna. Il problema è vedere quanto la folla sia disponibile ad ascoltare la voce della coscienza, che conferma la parola del Maestro. Il punto è sempre quello della nostra libertà di accogliere la proposta d’amore di Dio o di rifiutarla. Egli non s’impone nelle nostre decisioni: vuole che scegliamo la via della vita, rappresentata dall’insegnamento e dalla persona di Gesù. Ma nemmeno questo c’impone: per cui, soltanto chi ha il coraggio di ascoltare profondamente la propria coscienza vede risplendere il volto di Dio nella propria vita.

 

 

   

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