Commento al Vangelo del giorno: 04 Ottobre 2019 – Rendere lode al Padre…
Il Vangelo di oggi: Mt 11,25-30:
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Contemplo:
Nostri poveri amori:
Sono tante le maniere di voler bene quanti sono i cuori. Ognuno ama come può. Il Signore non ha messo una misura nei nostri poveri amori. La sua carità è quindi sempre spalancata: non rifiuta nulla, si accontenta anche di un soffio, di un sospiro, di un palpito. Non bada troppo alla scoria e al torbido….Sono così poveri anche i nostri grandi amori. Se egli esigesse al pari dell’uomo, niente troverebbe grazia ai suoi occhi. La grazia da uno sgorbio cava un capolavoro; in un moto del senso ravvisa la nostalgia della vetta. I nostri piccoli amori sono pieni di calcoli: ma la carità si dimentica e si spende senza contare. E sa anche attendere, e spera come nessuno spera, e porta tutto come nessuno porta.
Commento al Vangelo del giorno:
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Gesù rende lode al Padre perché rivela il suo mistero ai piccoli, ai semplici, ai poveri che confidano in lui come bambini, adorandolo come Signore del cielo e della terra. In Francesco d’Assisi ha trovato uno di questi piccoli che ha lasciato tutto per il Padre nostro che è nei cieli. Non ha casa, famiglia, nemmeno un nome, vive come gli ultimi e in mezzo a loro consegnato alla misericordia e alla Provvidenza del Padre, sempre rivolto a lui come Gesù. Loda e rende grazie al Dio trino, perché c’è, ha creato tutte le cose, ha mandato il suo figlio in una carne come la nostra, ci ha liberati e redenti e ci salverà per sola sua misericordia. Ci ha resi tutti fratelli per seguire insieme Gesù mite e umile di cuore sulla via della croce annunciando il vangelo.