Commento al Vangelo del giorno: 12 Agosto 2019 – Il peso incomprensibile della croce
Lunedì 12 agosto 2019 Dt 10, 12-22; Sal 147 Vangelo secondo Matteo (17, 22-27) |
Preghiera Iniziale
Ascoltate questo, popoli tutti,
porgete l’orecchio, voi tutti abitanti del mondo.
La mia bocca dice cose sapienti,
il mio cuore medita con discernimento.
Porgerò l’orecchio a un proverbio,
esporrò sulla cetra il mio enigma.
Certo, l’uomo non può riscattare se stesso
né pagare a Dio il proprio prezzo.
Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita:
non sarà mai sufficiente
per vivere senza fine
e non vedere la fossa.
Certo, Dio riscatterà la mia vita,
mi strapperà dalla mano degli inferi.
(Salmo 48)
Ascolta – Vangelo
In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì».
Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei».
E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».
Medita la Parola
La risurrezione di Gesù è spesso oscurata dalla sua morte che rattrista gli uomini. Spesso l’esperienza cristiana è sottoposta al peso incomprensibile della croce e non è invece illuminata dalla potenza di vita della risurrezione. Da questo evento di salvezza tutto il resto deve trovare senso e acquistare il giusto valore, altrimenti alcune realtà diventano eccessive e fuorvianti. Come la tassa per il tempio al tempo di Gesù: il Signore non si sottrae a questo tributo, ma lo relativizza a partire dalla sua verità di Figlio dell’uomo, tempio del Dio vivente fatto carne. Gesù Cristo: il Figlio libero.
Contemplo
Apri i nostri occhi, Signore, perché possiamo vedere te nei nostri fratelli e sorelle. Apri le nostre orecchie, Signore, perché possiamo udire le invocazioni di chi ha fame, freddo, paura. Apri il nostro cuore, Signore, perché impariamo ad amarci gli uni gli altri come tu ci ami. Donaci di nuovo il tuo Spirito, Signore, perché diventiamo un cuor solo e un’anima sola, nel tuo nome. Amen. (Santa Teresa di Calcutta)