Vangelo di oggi

Commento al Vangelo del giorno: 12 Novembre 2020 – Il regno è già qui!

Il Vangelo di oggi: Lc 17,20-25

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

Contemplo:

In generale sono i bambini di oggi che aprono troppo presto gli occhi e sono contrari ad ogni prodigio. Cerchiamo di distaccarli da questo reale materialistico con tutti i suoi miracoli scientifici. Mostriamo loro i prodigi della bontà, la bellezza della virtù, l’armonia della pace. Il rumore di una macchina esercita un fascino su di loro, i voli planetari li incantano, le potenze delle bombe li fanno sognare. Eppure noi dobbiamo saperli indirizzare al sorriso di una mamma, al calore di una carezza generosa, alla bellezza di un mattino primaverile, allo splendore del cielo stellato. Qualche lampo nella notte non li deve illudere sul potere delle tenebre, ma dobbiamo portarli a credere alla vera luce (1Gv 2,8), quella luce che vincerà sulle tenebre. Devono imparare a credere alla vittoria di un fiore nei confronti di una montagna di fuoco. Insegniamo loro a raccogliere gli atti di bontà ovunque si trovano, questi hanno sempre un riflesso di Dio. Non riusciremo a spiegare molto, però queste pagliuzze d’oro li fanno riflettere.

Commento al Vangelo del giorno:

Come fariseo sono sempre stato convinto che prima o poi il regno di Dio arriverà, con segni evidenti, per il trionfo di noi custodi e osservanti della legge, liberati dal giogo straniero. Sono tuttora in attesa di quel giorno e la risposta di Gesù mi ha lasciato sconcertato: il regno è già qui! Ma dove, mi chiedo, e perché non me ne accorgo? Chiederò ulteriori spiegazioni al mio collega Nicodemo, che una sera ha fatto le ore piccole con Gesù discutendo della questione e si è sentito dire che bisogna nascere di nuovo, dall’alto, per comprendere che il progetto di Dio è già piena me nte all’opera anche se non rivelato del tutto. E’ presente nel Figlio in cui rinasciamo anche noi figli di Dio: in questa umanità nuova, in ogni fratello posso incontrare il regno. Non sarà facile, ma ci voglio provare.

   

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