Commento al Vangelo del giorno: 18 Agosto 2018 – I bambini suscitano tenerezza
In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono. Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.
Parola del Signore
Meditazione
I bambini suscitano tenerezza. Sono amabili nella loro innocenza. Dio stesso ha voluto farsi bambino. Dunque, sono meritevoli di rispetto, di ricevere benevolenza e cura. L’impegno educativo appartiene alla missione di ogni discepolo di Gesù, secondo la sua propria vocazione. Gesù, però, va oltre ed annuncia che i bambini sono un modello da imitare. In che senso? Evidentemente, nell’imitare la fiducia incondizionata che essi pongono nei loro genitori, lasciandosi amare e guidare da essi. E questa l’attitudine centrale dell”avere fede”: credere sempre nella Provvidenza di Dio, rimanendo nelle braccia del Padre che vuole solo il bene di noi suoi figli. San Francesco di Sales ha illustrato magistralmente e piacevolmente questa disposizione interiore: «Un bambino, finché è piccolo, vive in grande semplicità per cui non conosce che sua madre; non ha che un amore, che è per sua madre, e in questo amore ha una sola esigenza, che è il seno di sua madre: appoggiato a questo amato seno, non cerca altro. L’anima che ha la perfetta semplicità non ha che un solo amore, che è per Dio: e in questo amore ha una sola esigenza, che è quella di riposare sul seno del Padre celeste, e là, come un figlio d’amore, dimorare, lasciare completamente la cura di sé al suo buon Padre, senza mai più darsi alcuna pena, se non di mantenersi in questo santo abbandono». Ecco che allora pace, dolcezza, letizia prendono stabile dimora nella nostra anima. Neppure le tribolazioni e le avversità possono turbarci. Rimaniamo in questo fiducioso abbandono. Gesù in un empito di stupore e di riconoscenza verso il Padre, ha fatto sgorgare dal suo cuore queste parole: «Ti benedico, o Padre, perché hai rivelato queste cose ai piccoli». Facciamoci “piccoli” dinanzi al Padre e viviamo santamente consegnati alla sua volontà, la migliore per noi e per gli altri.
Preghiera: Padre mio, mi abbandono a Te, fa’ di me ciò che ti piace; qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio. Ed è per me una esigenza d’amore il donarmi, il rimettermi nelle tue mani, senza misura, con una confidenza infinita, perché tu sei il Padre mio (Charles de Foucauld).
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