Commento al Vangelo del giorno: giovedì 15 Settembre – Il primo frutto di salvezza…

Il Vangelo di oggi: Gv 19,25-27
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!».
Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Contemplo
Andare incontro
La missione del cristiano è quel- la di creare rapporti di prossimi- tà con ogni uomo.
Farsi prossimo
Il prossimo non esiste già. Prossimo si diventa.
Prossimo è colui che ha già con me dei rapporti di sangue, di razza, di affari, di affinità psicologica.
Prossimo divento io stesso nell’atto in cui davanti a un uomo, anche davanti al forestiero e al nemico decido di fare un passo che mi avvicina, mi approssima.
Lo slancio dell’amore
Chiunque ama scopre in se stesso un irrefrenabile bisogno di intensificare sempre di più quell’amore: chi ama desidera un amore sempre più grande, più bello, più gioioso.
Commento al Vangelo del giorno:
L’amore manifestato nella croce genera il primo frutto di salvezza, e la consegna di Gesù si fa reciproca consegna della madre e del discepolo amato che stanno sotto la croce.
Nel dramma del rifiuto di Dio si consuma sempre, inscindibilmente, quello del rifiuto dell’uomo.
L’estraneità e l’ostilità verso colui che è inchiodato sulla croce determinano l’estraneità e l’ostilità verso l’altro, il simile a noi, rendendo la terra sempre più arida e inquieta.
Ma Gesù, il crocifisso, dona un dinamismo di prossimità e di accoglienza che solo una madre e un discepolo amato possono comprendere e attivare.
Così, il riconoscimento di chi sta sulla croce si fa riconoscimento accogliente tra noi, diventa condivisione di vita, illumina ogni dramma con la certezza di fede per la quale a vincere è sempre l’amore.