Vangelo di oggi

Commento al Vangelo del giorno: Martedì 01 Febbraio 2022 – Abbiamo bisogno di toccare Gesù

Il Vangelo di oggi: Mc 16,15-18

 

figlia di giairoIn quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui.
Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male». Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!».
E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

Contemplo:

Luogo privilegiato
Il luogo privilegiato della preghiera si trova nel tempio che sei tu.
Quindi entrare nella stanza più appartata significa penetrare fin nel cuore di Cristo che è il cuore del tuo cuore.
Significa scendere nelle profondità più recondite di te stesso, fino a raggiungere quella zona del tuo essere in cui il padre fa di te un essere unico, dove lo Spirito si unisce al tuo spirito per divinizzarti.
Per arrivarci non è necessario ritirarti nel deserto o isolarti dagli altri.
Questo luogo segreto il padre te lo rivela nella preghiera.
Questo luogo è in te. Puoi andarci tutte le volte che vuoi, anche quando sei immerso nella folla.
Basta volerlo, e voler fare un pellegrinaggio nel tempio del Signore, che sei tu.

Commento al Vangelo del giorno:

“……Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare….”
Due situazioni estreme, la morte della figlia di Giairo e la malattia inguaribile della donna ci manifestano il volto di Dio.
Non temono Giairo e la donna, di osare l’impossibile; la loro fede, pur debole, timorosa, imperfetta, va diritta al cuore del misericordioso.
Essa diventa per la donna il coraggio di toccare, attraverso le vesti di Gesù, la sorgente stessa della guarigione, e, per Giairo la forza di lasciarsi alle spalle il sentore della morte rispondendo alla richiesta del maestro: Non temere; soltanto abbi fede!
E con la fede mantiene in vita la figlioletta creduta ormai morta.
Abbiamo bisogno di toccare Gesù con il nostro fragile credere, di lasciarci toccare dalla sua Parola e di tenere fisso lo sguardo su di lui che dà origine alla fede e la porta a compimento.

 

   

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