Il Vangelo di oggi: Mt 18,12-14
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
Commento al Vangelo del giorno:
La pecorella smarrita della parabola di quest’oggi rappresenta la nostra vita in alcuni momenti difficili da affrontare e da superare. Non è lontana da noi questa pecora che si trova tra i dirupi, lontana dallo sguardo del buon pastore.
Capata a tutti di trovarci smarriti, tra i pruni della vita, quando la sofferenza, i lutti, le solitudini e le malattie vengono a visitarci o ci colgono all’improvviso come lupi famelici.
Tutto diventa oscuro, calano le gelide brume invernali e l’orizzonte scompare tra i veli che la paura, come fitta coltre, stende sui nostri occhi smarriti.
Si, i momenti difficili della vita ci conduco lontano dallo sguardo attento e vigile del divino pastore. Ma è proprio nell’attimo in cui ci sembra di precipitare nel vuoto che la sua mano ci afferra, e ci pone al sicuro sulle sue spalle.
Noi non ce ne accorgiamo, ma la sua presenza diventa protezione, conforto, baluardo certo e sicuro contro le imperite che ci hanno colto impreparati e indifesi.
Poi, quando sentiamo il suo tepore, quando i nostri pericoli vengono portati sulle sue spalle, ci accorgiamo della sua presenza e lo smarrimento svanisce come le nebbie del mattino baciate dai primi raggi del sole.
Gesù buon pastore e venuto a cercarci tra le spine, nei terreni incolti della vita e si è fatto carico di noi.