Commento al Vangelo del giorno: mercoledì 26 Ottobre – Gesù passa: è porta piccina
Il Vangelo di oggi: Lc 13,22-30
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Contemplo: Nel mistero dell’amore
Abbà: questo nome dice tutto di Dio, ma in modo sorprendente ne rispetta anche il mistero. Quando afferma che Dio è Padre, di lui Gesù ti rivela la concretezza (Dio vicino) e la trascendenza (Dio diverso).
Egli ama questo Padre con tutta la capacità della sua divinità e con tutta l’energia del suo cuore umano.
Rivelazione perfetta, totale; eppure, nella conoscenza di Dio non puoi andare più in là, ed egli ti rimane inconoscibile.
Il nome ti immerge nel mistero stesso dell’amore; e se anche di lui ti dice tutto, quel nome non esprime nulla di preciso, nulla di paragonabile a quello di cui tu hai esperienza in questo mondo.
Di qui la necessità di mettere completamente da parte le immagini che tu hai di Dio, i tuoi idoli, le false idee frutto di immaginazione e forse di particolari sensibilità.
Padre: è il mistero stesso dell’amore, l’incomunicabile vicino.
Commento al Vangelo del giorno:
Una tavola immensa, imbandita di cose buone, intensi profumi, colori gustosi che invitano al convito, alla festa. Una tavola che accoglie i commensali che vengono da ogni parte del mondo e dei tempi, ciascuno ha il suo posto, i volti stupiti di essere stati conosciuti e chiamati, resi simili al Figlio, fratelli.
La porta che apre la sala al banchetto è tanto piccina, ci si passa appena, e ritaglia allo sguardo solo un frammento di spazio di festa che quasi neanche ci si può rendere conto.
Nemmeno sappiamo cosa sia conveniente domandare anche quando ci pare di fare domande intelligenti e opportune sulle statistiche di salvezza.
Gesù passa: è Pasqua che tocca i nostri villaggi e città e tutto trascina e attira a quando sarà elevato da terra.
Gesù passa: è porta piccina che solo un bambino vi può passare comodo.
Sopra la croce ci genera, nuove creature, così che anche noi siamo fatti piccoli, chiamati alla gioia, un posto alla tavola imbandita.