Commento al Vangelo del giorno: venerdì 2 Settembre

Il Vangelo di oggi: Lc 5,33-39

In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo.
E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».

Medita

Gesù Cristo ha portato nel mondo una grande novità ed un capovolgimento nel modo di concepire Dio e la relazione con lui: la venuta di Gesù ha significato la fine della spiritualità della purificazione, che manteneva l’uomo in un eterno stato di paura e di lontananza da Dio, senza mai essere in grado di avvicinarlo a lui.
In Gesù, Dio stesso si avvicina agli uomini, si fa loro fratello ed aiuto.
Nel nuovo testamento la santità di Dio si rivela non nella potenza che crea distanza e paura, ma nella condiscendenza e nella misericordia, nel farsi piccolo e prossimo, nel consolare e nel dare forza.
Per accogliere questa novità non basta un “adattamento” della vecchia spiritualità: è necessaria una vera rinascita, una vera conversione del cuore.