Commento al Vangelo del giorno: venerdì 25 Novembre – Il Signore continuamente ci parla

Il Vangelo di oggi: Lc 21,29-33
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina.
Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Contemplo: La croce, via per la speranza
Gesù combatte contro il male commesso dall’uomo, soprattutto con la sua passione: infatti dopo che Gesù ha combattuto contro il male, ne viene colpito.
Innocente, diventa vittima della più brutale ferocia; tuttavia al male non oppone odio, ribellione o vendetta, ma sovrabbondanza di amore gratuito.
La croce di Cristo è lo scandalo di Dio per eccellenza.
Perché la sapienza di Dio ha scelto la via della croce, che risulta poco intelligente e scandalosa ai sapienti?
Al peccato degli uomini che negano Dio e gli antepongono qualsiasi cosa terrena, Cristo antepone la volontà del Padre fino al sacrificio della vita.
Questa è la via scelta da Dio e contro di essa inciampano e si scandalizzano coloro che contano solo su se stessi.
L’offerta di amore spezza la catena della violenza e riapre alla storia la possibilità dell’amicizia, della speranza, della fraternità.
Commento al Vangelo del giorno:
“…Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno…..”.
Il cristiano, abitato dallo Spirito santo, deve avere uno sguardo lungimirante, deve saper vedere e saper comprendere l’agire di Dio nella storia, nel creato, negli altri uomini e donne.
Il Signore continuamente ci parla con affetto, sempre ci dona segni luminosi e discreti della sua presenza compassionevole e del suo agire salvifico.
Quando accadono eventi sorprendenti, a volte sconvolgenti, il cristiano non dovrebbe temere, ma credere che per i figli di Dio è tempo di liberazione perché si sta realizzando il regno di Dio.
La parola di Dio è certa e non passa: non è mai ritirata, ritrattata.
Per chi crede e vede nella fede le impronte del Signore nella propria vicenda e in quella degli altri fratelli, gli eventi ultimi annunciano un mondo nuovo di grazia.