Vangelo di oggi

IL VANGELO DEL GIORNO – giovedì 27 LUGLIO

Mt 13,10-17 A voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”. Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».

Parola del Signore

Contemplo

“Se dovessi camminare in una valle oscura non temerei alcun male, perché tu sei con me…” (Sal 23,4). Questo è il grido del vero credente, l’autentica confessione di fede. Chiamandoci al tuo Regno di verità e di luce, Signore, tu non ci strappi a questo mondo seminato di male, avvolto in tenebre e accompagnato da tanta sofferenza. Ci dai però una luce per poter camminare nella notte, per poter allontanare i nemici, per poter arrivare alla meta. Donaci con abbondanza questa luce, questa certezza rassicurante, questa convinzione ferma della tua presenza, del tuo aiuto, della trasformazione che tu stesso farai di noi e delle nostre circostanze, cambiando quello che è odioso in amabile, quello che è morte in vita nuova, quello che è peccato in grazia.

Commento al Vangelo di oggi

Beati i nostri occhi perché vedono, le nostre orecchie perché odono! La proposta di Dio è sempre discreta, nascosta nelle pieghe della quotidianità e le parabole usate da Gesù per spiegare i misteri del Regno assecondano e realizzano questa logica: partendo da immagini e situazioni ben conosciute dall’uditorio, Gesù invita a identificarsi nei personaggi. Siamo liberi di capire, liberi di aprire il cuore, liberi di assecondare o di rifiutare l’invito di Dio. Noi, oggi, siamo qui a meditare la Parola perché, in un modo o nell’altro, abbiamo ascoltato, abbiamo accolto. E capiamo bene cosa intende il Maestro: quante persone ascoltano distrattamente, quanti leggono il vangelo come noi senza lasciarsi minimamente scalfire dalla Parola che ascoltano! Lodiamo e ringraziamo il Signore per lo splendido dono dell’ascolto perché lo Spirito, misteriosamente, è riuscito a far breccia nel- la durezza dei nostri cuori per aprirci alla visione di un mondo diverso, di un modo diverso di leggere la nostra storia. Dio rispetta la nostra libertà, il nostro percorso, il nostro cammino, ci tratta da adulti. A noi di accogliere la sua chiamata alla vita dell’Eterno.

   

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