IL VANGELO DEL GIORNO – lunedì 24 LUGLIO

Mt 12,38-42 La regina del Sud si alzerà contro questa generazione.
In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».
Parola del Signore
Contemplo
O Signore Gesù, mite e umile di cuore! Come mi sento lontano da questo tuo atteggiamento di semplicità, di umiltà, di dolcezza! Questa lontananza mi fa percepire anche il frutto della mia durezza di cuore, della mia poca fiducia, della mia poca disponibilità alla tua volontà, del mio egoismo che antepone sempre la mia persona al bene degli altri e alla tua stessa gloria. Dammi un cuore nuovo, Signore Gesù, simile al tuo, un cuore aperto, docile, sincero, umile, che sappia ascoltare la tua parola, che sappia obbedire alla tua volontà. Dammi il tuo Spirito Santo che trasformi la mia vita, la mia anima, il mio cuore. Che essi rispecchino te e solo te, il tuo cuore, la tua anima, i tuoi atteggiamenti, e così io diventi un vero discepolo,
un autentico seguace delle tue orme.
Commento al Vangelo di oggi
Già da tempo, Gesù annuncia la parola del Vangelo e opera prodigi, ma i farisei pretendono evidenze e chiedono ancora segni! Questa richiesta manifesta la chiusura del loro cuore perché i segni ci sono, ma si rivelano a chi vuol vedere con gli occhi di Dio. Per questo Gesù dice che sono una generazione adultera e malvagia. Adulteri sono coloro che hanno tradito l’amore fondamentale e unico, che è Dio, per gli altri
amori effimeri. Questo uomini, chiedendo un segno a Gesù, non fanno altro che ratificare ancora una volta il tradimento: nonostante l’invito del Signore alla conversione del cuore, essi si fermano a chiedere qualcosa che già hanno, ma che si ostinano a non vedere. Anche noi non ci accorgiamo dei prodigi che Dio opera nella nostra vita, perché siamo distratti da una logica troppo umana, e allora cerchiamo segni o, peggio ancora, li pretendiamo. Dio accompagna già i nostri passi con grandi e piccoli segni. Quale segno più grande di quello di un Dio che si è fatto uomo per morire in croce per noi? E cosa dire del segno dell’umile presenza eucaristica? E’ questo il segno più eclatante, ma anche quello più nascosto che ci ha lasciato. Il Signore non cerca le cose spettacolari, quelle che colpiscono i sensi. Lui vuole giungere al cuore.