Vangelo di oggi

IL VANGELO DEL GIORNO – LUNEDÌ 3 APRILE

Gv 12,1-11

Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura.

Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali.
Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.
Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?».
Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura.
I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti.
I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

Parola del Signore

Contemplo:

Signore Gesù, Figlio di Dio, venuto nel mondo per essere l’uomo più familiare della nostra casa, vieni questa sera e ogni sera a consumare presso di noi la cena degli amici.
Fa’ di ciascuno di noi la tua Betania profumata di nardo, dove gli intimi segreti del tuo cuore trovino la via silenziosa del nostro cuore, affinchè possiamo vivere con te l’ora suprema dell’amore e dirti con un gesto di pura adorazione quanto ci sia caro – poiché tu stesso l’hai fatto per noi – vivere la tua vita e morire la tua morte.

Commento al Vangelo di oggi:

Sei giorni prima di Pasqua, prima dell’ultima cena che egli stesso offrirà ai suoi discepoli, Gesù partecipa a una cena di addio che gli viene offerta dagli amici di Betania.
La squisita finezza di questi amici, che hanno il vero senso dell’ospitalità, ha la sua espressione più alta e più pura nel gesto di Maria, che Gesù aveva già gradito da parte di un’altra donna durante un altro banchetto in casa di un ricco fariseo e che, adesso, come allora, suscita le rimostranze di qualcuno.
Gesù però smaschera subito la grettezza di questo modo di pensare e mette in luce il significato profetico del gratuito gesto di Maria, che compie l’unzione per intuizione d’amore, quasi presagendo la sorte a cui il Maestro stava per andare incontro.
La donna sa bene quanto sia preziosa la presenza del Signore tra di noi.
Tutta la casa si riempie del profumo e tutti i commensali ne respirano: ed è il buon profumo della carità esalato dal cuore di Cristo e di Maria.
Profumo che annunzia morte e sepoltura, ma per la vita, poiché l’amore vincerà e uscirà dal sepolcro.

   

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