IL VANGELO DEL GIORNO – martedì 16 MAGGIO
Gv 16,5-11 Se non me ne vado, non verrà a voi il Paraclito.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».
Parola del Signore
Contemplo
Manda il tuo Spirito, Signore, perché possiamo resistere alla potenza del mondo! Tu vedi come siamo deboli, come le nostre forze diminuiscono, le nostre fila si assottigliano, i tuoi discepoli divengono sempre più timidi e le ragioni del mondo stanno conquistando il cuore di tutti. Che possiamo opporre alla potenza del mondo se il tuo Spirito non è con noi? Manda il tuo Paraclito, il tuo Argomentatore, il tuo Difensore, il tuo Consolatore perché non fuggiamo dalla lotta e non restiamo privi di armi. Invia il tuo Spirito per farci diventare profeti critici di questo mondo, profeti entusiasti del tuo mondo, della tua verità!
Commento al Vangelo di oggi
Con Gesù, Dio ha inserito dentro la nostra storia una novità assoluta: ha inserito il suo stesso Amore, l’Amore che è la sua vera onnipotenza. E l’Amore di Dio è lo Spirito Santo! Notate: lo Spirito Santo fa conoscere Gesù e, attraverso Gesù, fa conoscere il Padre, cioè ci introduce nell’abbraccio di Dio, che è abbraccio di Amore. Chi arriva a fare questa esperienza, prova in anticipo il Paradiso. Non solo. Gesù dice che lo Spirito Santo verrà a motivo della sua morte: “E’ bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore, ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò” (Gv 16,7) Perché il dono dello Spirito Santo è strettamente e assolutamente legato alla morte di Gesù? La risposta è il cuore stesso del cristianesimo: lo Spirito Santo è l’amore di Dio, e Gesù, morendo sulla croce, ha pronunciato un infinito atto di amore attraverso la nostra carne umana che egli ha fatto sua. Morendo per amore, l’umanità di Gesù è diventata un dono totale; e lo Spirito Santo ha trovato un varco per entrare in mezzo agli uomini. Ecco perché Gesù dalla croce può pronunciare queste sublimi parole: “Tutto è compiuto”; cioè è stato detto tutto; è stato donato tutto….perchè è stato messo l’Amore stesso di Dio dentro la fragile vita degli uomini: dal momento della morte di Gesù un fiotto di purissimo divino Amore è entrato nelle “vene anemiche” degli uomini! E si vedono i frutti: i Santi!
(Card. Angelo Comastri)