IL VANGELO DEL GIORNO – venerdì 12 MAGGIO

Gv 15,12-17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Parola del Signore

Contemplo

Illuminami, o Signore, perché al di sopra di tutto ci sia nella mia vita la preoccupazione di costruire fraternità, di affrontare con benevolenza i miei fratelli e le mie sorelle, di dimenticare i loro torti, di ricordare costantemente il tuo comandamento, di darmi l’intima convinzione che è la pratica di questo comandamento che rende nuovo il mondo, che il vero contributo di me come credente è dato dal mio atteggiamento fraterno. Aiutami tu a mettere al vertice della scala dei valori questo tuo comandamento che è il più antico e il più nuovo, che ogni giorno dovrò applicare a nuove situazioni, per far nuovo me, la mia esistenza e il mio ambiente vitale.

Commento al Vangelo di oggi

L’Antico Testamento non presentava alcun modello di amore, ma formulava soltanto il precetto di amare. Gesù invece ci ha dato se stesso come modello e come fonte di amore. Si tratta di un amore senza limiti, universale, in grado di trasformare anche tutte le circostanze negative e tutti gli ostacoli in occasioni per progredire nell’amore. […..] Dandoci il comandamento nuovo, Gesù ci chiede di vivere il suo stesso amore, dal suo stesso amore, che è il segno davvero credibile, eloquente ed efficace per annunciare al mondo la venuta del Regno di Dio. Ovviamente con le sole forze siamo deboli e limitati. C’è sempre in noi una resistenza all’amore e nella nostra esistenza ci sono tante difficoltà che provocano divisioni, risentimenti e rancori. Ma il Signore ci ha promesso di essere presente nella nostra vita, rendendoci capaci di questo amore generoso e totale che sa vincere tutti gli ostacoli, anche quelli che sono nei nostri stessi cuori. Se siamo uniti a Cristo, possiamo amare veramente in questo modo. Amare gli altri co me Gesù ci ha amato è possibile solo con quella forza che ci viene comunicata nel rapporto con Lui, specialmente nell’Eucaristia, in cui si rende presente in modo reale il suo sacrificio di amore che genera amore: è la vera novità nel mondo e la forza di una permanente glorificazione di Dio, che si glorifica nella continuità dell’amore di Gesù nel nostro amore.

(Benedetto XVI –Santa Messa a Torino, 2 maggio 2010)