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Ripòsino in pace

Ogni giorno a te, Signore, si leva dalla terra un’accorata preghiera per coloro che sono spariti nel mistero.
La preghiera che chiede riposo per chi espìa, luce per chi aspetta, pace per chi anela nell’amore del tuo infinito.
Riposino in pace: nella pace del porto, nella pace della meta, nella pace tua, Signore. Vivano nell’amore tuo coloro che ho amato, coloro che mi hanno amato.
Non obliare, Signore, nessun pensiero di bene a me dato, e il male, il male o Padre, dimentica, cancella.
A quelli che passarono nel dolore, a quelli che parvero sacrificati da un avverso destino, rivela, con te stesso, i segreti della tua giustizia, i misteri del tuo amore.
Dà a noi quella vita interiore per cui nell’intimo comunichiamo con il mondo invisibile nel quale essi sono: con quel mondo fuori dal tempo e dallo spazio che non è luogo, ma stato, e non è lungi da noi, ma intorno a noi, che non è dei morti, ma dei vivi, con quel mondo che te, Dio, aspetta e con quello che te vede fra i chiarori antelucani e nella luce del giorno eterno.

(Primo Mazzolari)

   

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