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«La candela non perde la sua luce trasmettendola a un’altra candela ». Proverbio giapponese

Il nostro approccio alle relazioni umane è sempre caratterizzato da una riserva. Ci impegniamo con più facilità nel confronto che non nella cooperazione, nel rapporto di forza che non nel cammino d’allean­za. Se siamo reticenti a donare è perché temiamo di non ricevere nulla in cambio. Che il dono deb­ba essere gratuito sembra evidente e ciononostante, anche nei nostri affetti più cari, ci è difficile donare senza ricevere. Ci ritroviamo più spesso dalla parte del «non si fa niente per niente » che quella del vero dono, dalla parte del desiderio segreto d’accaparra­mento che non del puro dono di sé. Da dove deriva questa reticenza? Dal nostro disprezzo nei confronti del mondo dei sentimenti, che non costituiscono una scorta a cui attingere, e quindi soggetta a esauri­mento, ma che potremmo paragonare a una sorgen­te che è tanto più copiosa quanto più la si utilizza. Donando goccia a goccia rischiamo di ostruire la fonte, non dobbiamo correre questo rischio! Liberia­mo la fonte della nostra energia vitale! Liberiamoci, dando libero sfogo al meglio di noi stessi!