E’ possibile amare il prossimo?
Se vi riesce difficile interessarvi del prossimo, riflettete sul fatto che non potete raggiungere la beatitudine in alcun altro modo. Fatelo perciò per la salvezza sua e vostra. Supponete che in una casa scoppi un incendio: alcuni vicini, preoccupati solo delle loro cose, non si danno da fare per allontanare il pericolo. Chiudono la porta e restano in casa, temendo che qualcuno entri e venga a rubare. Quale sarà, tuttavia, la punizione che essi ne subiranno! Il fuoco s’ingrandirà e brucerà tutti quanti i loro beni. Ed essi, non essendosi interessati del vantaggio del prossimo, avranno così perso anche il proprio. Dio ha voluto unire tra di loro gli uomini, e per questo ha impresso nelle cose la legge che il vantaggio del prossimo sia collegato al vantaggio di ciascuno. E in questo modo tutto il mondo sussiste. Così avviene anche sulla nave se il comandante, allo scoppiare della tempesta, sacrifica il bene di molti cercando solo la propria salvezza: egli ben presto manderà ad annegare sia gli altri sia se stesso. Così avviene in ogni situazione: se si bada solo al proprio tornaconto, non potranno sostenersi né la vita né l’arte stessa.
(GIOVANNI CRISOSTOMO, Omelie sulla prima lettera ai Corinzi, 25,4).