Non chiedo
Non chiedo che tu mi guarisca:
offesa sarebbe la domanda
che esaudire non puoi:
chiedo che tu mi salvi
che non mi lasci per sempre
soggiacente a questa
quotidiana morte:
chiedo che il Nulla non vinca
e io non abbia più
ad incenerirmi di desideri
e viva infelice anche là
come ora, qui,
solo e lontano. .
Tu sapessi cosa mi costi in rimorsi
e quanto io a te costi per grazia:
che la gara non si interrompa.
lo a pentirmi
e tu ad usarmi pietà
pure se necessità è per me
il fallire
e per te,
Continuare a perdere.
Così ti penso: un Dio
sempre esposto a follie,
ad accontentarsi di come siamo,
a perdere sempre:
o Luce incandescente
e pietosa.