Commento al Salmo 23: Lungo i fiumi
Del Signore è la terra e quanto contiene, *
l’universo e i suoi abitanti.
E’ lui che l’ha fondata sui mari, *
e sui fiumi l’ha stabilita.
Chi salirà il monte del Signore, *
chi starà nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro, †
chi non pronunzia menzogna, *
chi non giura a danno del suo prossimo.
Egli otterrà benedizione dal Signore, *
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca, *
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria? †
Il Signore forte e potente, *
il Signore potente in battaglia.
Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria? *
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
All’interno di questo meraviglioso salmo si intrecciano, formando una sottilissima trama, tre diversi temi, anzi, ad essere precisi, tre diverse composizioni: un inno cosmico al Dio Creatore, una liturgia d’ingresso durante il pellegrinaggio al tempio e una solenne manifestazione del Signore Re degli astri e potente in battaglia. La liturgia di ingresso al tempio è pensata come un dialogo tra i sacerdoti e i pellegrini che stanno aspettando di entrarvi. I fedeli chiedono ai sacerdoti chi può entrare nel santuario ed essi rispondono elencando un breve codice di vita etico religiosa.
Uno dei primi insegnamenti che possiamo trarre da questa preghiera è come accostarci alla parola di Dio, al dialogo con Lui. Di solito, sbagliando, pretendiamo dall’ascolto delle Sacre Scritture risposte brevi e pragmatiche, una sorta di soluzione spicciola ai nostri piccoli e grandi problemi. Raramente chiediamo qualcosa alla Bibbia, gli poniamo delle domande su come dobbiamo vivere e comportarci, entriamo in dialogo vivo ed efficace con la Parola che fa nuove tutte le cose. Come i pellegrini che sono in attesa di varcare l’edificio sacro così anche noi dovremmo porci le loro stesse domande: “Chi potrà varcare le soglie della sacra scrittura? Chi starà davanti alla potente voce di Dio che parla al cuore degli uomini?” Sentiremmo allora un eco lontano che sussurra: “Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogne, chi non giura a danno del suo prossimo.”
Nel dialogo con Dio, più che i concetti, entra in gioco l’esistenza dell’uomo, il suo cuore, il suo tessuto esistenziale. La Bibbia non è riservata a pochi eruditi ma è il vademecum di chi vuole incontrare Dio ed entrare in comunione con Lui lasciandosi abbandonare al suo disegno d’amore.