Commento al Vangelo del giorno: 07 Dicembre 2017 – La carta d’identità del cristiano
Il Vangelo di oggi: Mt 7,21.24-27
Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
Contemplo:
Confidate nel Signore
«Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna» (Is 26,4). Il Signore Gesù è la roccia sicura sulla quale fondare tutta la propria vita, la sua parola illumina la nostra via, e ci aiuta a superare le difficoltà della vita. Restare fedeli al Signore ci assicura una pace che valica non solo le avversità che possiamo incontrare, ma anche le soglie di questa vita per aprirsi al suo regno di luce.
Commento al Vangelo del giorno:
Il Vangelo di oggi costituisce la parte finale del Discorso della montagna. In esso Gesù ha tracciato il suo programma e ha offerto quella che si può definire la “carta di identità” del cristiano: i “figli della luce” devono essere animati da quel più grande amore che li spinge a farsi tutto a tutti, a vincere il male con il bene, a chiamare beatitudine ciò che il mondo considera disgrazia e ingiustizia. Per entrare nel Regno dei cieli non basta una religiosità solo esteriore, è necessario diventare un Vangelo vivente, incarnare la Parola ascoltata. All’ascolto deve seguire la conversione alla quale è legata una sicura promessa: per chi si impegna a vivere secondo il Vangelo, il Vangelo stesso diventa sua forza, gioia, luce, difesa da tutte le tentazioni e da tutte le tempeste della vita.
Medita
Molti di noi vorrebbero che il cammino di conversione non costasse più dell’impegno che ci ‘!uole per fare una bella preghiera al Signore. Considerando che la preghiera da noi elevata al Signore è da lui sempre ascoltata, ci rendiamo conto però che questo è davvero troppo poco. Infatti, se la nostra fede e le invocazioni che eleviamo al Signore non sono poi seguite da un’autentica volontà di cambiamento di vita e di conversione, a cosa servono? Gesù. per esprimere quest’incoerenza di fondo, utilizza l’immagine della casa. Sarebbe davvero stupido costruire una casa sulla sabbia: eppure ciò che tanti di noi fanno è esattamente questo. Quando no: prendiamo sul serio l’invito di Gesù a convertirci, fondiamo la nostra vita su ciò che è precario e, prima o poi, tutto crolla. Costruire la propria casa sulla roccia richiede impegno, ma porta come frutto la presenza di Dio.