Vangelo di oggi

Commento al Vangelo del giorno: 10 Dicembre 2020 – Essere piccoli

Il Vangelo di oggi: Mt 11,11-15

giovanni battistaIn quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».

Contemplo:

Il più povero comanda:
Dopo che Dio è entrato nella mia casa, è il più povero che comanda. Un mio amico, un generale dell’esercito, che era a tavola con me al primo posto, ha dovuto cedere il posto a uno che non avevomai visto, perché questo era più povero. C’erano preparati dei piccoli regali di Natale, ho dovuto cambiare indirizzi e dirottarli nelle case dei più poveri. Avevo messo assieme una bella sommetta e pensavo di cambiare la scala di legno, ma venne un povero e fu sua. Anche i miei parenti avevano notato l’esigenza di nuove imposte, ma un povero li precedette e pretese il loro prezzo. Il mio mantello invernale doveva essere cambiato, perché carico d’anni e ormai logoro, ma venne un povero con un lamento più efficace e fu soccorso. Nella mia casa avevo pensato che avessero la precedenza gli amici più cari e, a tale scopo, avevo rilasciato un tesserino di riconoscimento, invece me la son vista riempire da genti sconosciute con l’unica tessera della povertà.

Commento al Vangelo del giorno:

Giovanni Battista è riconosciuto da Gesù come il più grande uomo, ma “il più piccolo nel Regno dei cieli è più grande di lui”. Nel regno di Dio, dunque, anche il più piccolo è più grande del Battista: in che cosa? Gesù non rimane nel deserto come il Battista aspettando che la gente vada da lui, ma va incontro ad ogni uomo misericordiosamente ancora prima che esprima pentimento e impegno di cambiamento di vita. Gesù annuncia il volto di Dio che si immerge nell’umano per venirgli incontro, e che prende su di sé l’umanità per guarirla e salvarla accettando di apparire Dio povero e troppo mite. Accogliere un Dio che si presenta in questa veste è entrare di fatto nel Regno, ma per entrarvi bisogna essere piccoli, è necessario accogliere una grazia immeritata e vivere di gratitudine.

   

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