Commento al Vangelo del giorno – 13 Luglio – Ti rendo lode o Padre.
Brano Evangelico: Mt 11,25-27
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
Medita
La tentazione originaria dell’uomo è quella di escludere Dio dalla propria esistenza. L’uomo che rifiuta Dio si chiude nel ghetto dei propri istinti, delle proprie vedute, di un’intelligenza che, per quanto possa percorrere gli spazi siderali o inoltrarsi nelle particelle infinitesimali della materia, non sa trovare la via della gioia, della pace, della pienezza interiore. Così, paradossalmente, l’uomo, che si sente padrone del mondo e dell’esistenza propria e altrui, non riesce a cogliere il cuore del vivere, il suo significato ultimo che, solo, gli dà consistenza. È ciò che, invece, viene svelato a chi accetta la realtà di essere creatura, piccola di fronte al Creatore, eppure preziosa per lui, tanto da chiamarla a partecipare alla medesima sua vita. È ‘piccolo’ chi è contento di ciò che è, chi sa di non essere onnipotente e perciò si apre alla relazione con Dio. È ‘piccolo’ chi riconosce di aver ricevuto ogni cosa in dono e la usa non da padrone o da predatore, ma da servo, con gratitudine. Chi è ‘piccolo’ in tal modo conosce qualcosa dell’amore del Padre e del Figlio.
Preghiera
Signore Gesù, la piccolezza, l’apparente marginalità e insignificanza, il silenzio mite ci conducono verso nuove regioni del cuore, verso terre più dolci, miti e rivelatrici dei segreti del tuo amore, che brilla intensissimo in un sorriso innocente, in una parola sussurrata, in un gesto appena accennato. Questa piccolezza, forse, ci salverà? Sì, la tua piccolezza ci salva!