Commento al Vangelo del giorno – 13 Marzo – Punta all’essenziale
Il Vangelo di oggi: Lc 6,36-38
Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Commento al Vangelo del giorno:
Essere misericordiosi significa riconoscere che anche l’altro ha bisogno quanto noi di perdono. Questo sarebbe già molto, ma Gesù ci indica un modello preciso: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso ». Affinché la nostra misericordia non sia dettata solo da considerazioni umane, essa deve attingere forza da Dio, fonte eterna e unica della misericordia che non ha fine.
Essere misericordiosi è un impegno non semplice, ma più di tutto è lo stile di chi punta alle cose più importanti della vita. Lo possiamo riscontrare nelle parole di Papa Francesco, il quale in ogni occasione ci tiene a sottolineare che “Un buon educatore punta all’essenziale. Non si perde nei dettagli, ma vuole trasmettere ciò che veramente conta perché il figlio o l’allievo trovi il senso e la gioia di vivere. E’ la verità. E l’essenziale, secondo il Vangelo, è la misericordia. L’essenziale del Vangelo è la misericordia. Dio ha inviato suo Figlio, Dio si è fatto uomo per salvarci, cioè per darci la sua misericordia. Lo dice chiaramente Gesù, riassumendo il suo insegnamento per i discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso». Può esistere un cristiano che non sia misericordioso? No. Il cristiano necessariamente deve essere misericordioso, perché questo è il centro del Vangelo. E fedele a questo insegnamento, la Chiesa non può che ripetere la stessa cosa ai suoi figli: «Siate misericordiosi », come lo è il Padre, e come lo è stato Gesù. Misericordia. E allora la Chiesa si comporta come Gesù. Non fa lezioni teoriche sull’amore, sulla misericordia. Non diffonde nel mondo una filosofia, una via di saggezza.”