Commento al Vangelo del giorno – 13 Ottobre – …per voi tutto sarà puro
Il Vangelo di oggi: Lc 11,37-41
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
Commento al Vangelo di oggi:
Gesù ci fa capire che la pulizia del cuore è più importante. Non fa le abluzioni rituali prima del pranzo: è un gesto profetico! Lui con il battesimo ha purificato tutte le acque, ma sa bene che nel cuore dell’uomo c’è sempre tanta acqua sporca. Dice san Paolo: «Sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è impuro in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come impuro, per lui è impuro » (Rm 14,14); «Tutto è puro per chi è puro, ma per quelli che sono corrotti e senza fede nulla è puro» (Tt 1,15).
Ricordiamo che Gesù va verso Gerusalemme. La presenza dei farisei diventa più cospicua. Ma Luca fa vedere che non tutti si oppongono per principio al maestro di Nazareth. Alcuni lo sentono con interesse, lo invitano perfino a pranzo, in segno di stima. Eppure ciò non basta se non si è pronti ad andare oltre, cioè a una conversione più profonda che possa magari approdare alla fede. Leggiamo nel brano del Vangelo che “un fariseo lo invitò a pranzo”. Probabilmente rimase meravigliato all’udire gli insegnamenti di Gesù. Il problema sta nel fatto che si meraviglia anche di un’altra cosa: che Gesù non facesse le abluzioni, un precetto della legge che i farisei osservavano con grande attenzione. S’intravvede quindi un’incoerenza: l’interesse per la buona novella, e il desiderio di rimanere attaccati alle vecchie usanze. Ma non si può versaredel vino nuovo in otri vecchi! Gesù mostra invece di essere uno spirito libero e coerente. Accetta volentieri l’invito a pranzo senza badare alle possibili “trappole” che i farisei amavano tendergli. Anzi, senza aspettare trappole ingegnose, “cade” deliberatamente in una questione più semplice: omettere le abluzioni. E con la stessa libertà interiore, rimprovera i farisei per una omissione più grave: non purificare l’interno. L’accusa di essere “stolti”, cioè incapaci di discernimento e giudizio certo, riguarda appunto la priorità dell’interno sull’esterno, così come il vangelo di ieri riguardava la priorità di Gesù sui segni che ne dimostravano la portata.