Commento al Vangelo del giorno – 14 Luglio – Venite a me!
Brano Evangelico: Mt 11,28-30
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Meditiamo la Parola
Venite a me!
Meditazione a cura di Fiorella Elmetti
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero.
Sembra davvero una contraddizione. Il giogo non evoca la fatica del lavoro nei campi con l’aratro aggiogato ai buoi? E non è fatica il dover imparare? Come dunque trovare “riposo” in queste cose? Eppure Gesù ha appena detto: “Venite a me, voi tutti affaticati e stanchi e io vi ristorerò”. La promessa è accattivante. Oggi soprattutto. Perché il tipo frenetico di vita esaspera spesso le vicende personali, sì che stanchi lo siamo tutti davvero! Ecco: quel che va evidenziato è che il giogo da prendere è il suo, non il nostro. Imparare poi non solo da Lui ma, come dice il testo nell’originale greco, “imparate me”: imparare Gesù! Che è come dire di unirci a Lui, configurandoci, con semplice movimento d’amore, al suo essere Amore. E l’amore non è mai pesante. L’Amore, che è Lui stesso, non ti schiaccia; anzi ti solleva, ti porta. Così la fatica non è più la nostra, ma sua in noi. Tutto cambia senso; cambia peso, diventa sopportabile e leggero. A un patto però che impariamo l’umiltà e la mitezza del suo cuore.
Preghiera Affaticati e quasi schiacciati, così siamo, Signore, tu lo vedi, lo senti nel profondo, eppure non ci allontani. «Venite»: questa è la tua parola amorevole. «Venite a me!» e ci chiama il tuo cuore, con amore sapiente, come sostegno benedetto, parola di vita per «tutti»: ristoro, riposo che commuove, nel grande abbraccio che tutti ci sostiene, fratelli tra noi, figli e fratelli tuoi. Grazie, oggi e sempre, Signore!