Commento al Vangelo del giorno – 16 Luglio – Egli guarì molti
Brano Evangelico: Mt 12,14-21
In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento. Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia. Non contesterà né griderà né si udrà nelle piazze la sua voce. Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni».
Medita
Chi più ha, più vorrebbe avere. È un vecchio adagio, coniato dalla constatazione di quanto sia insaziabile l’istinto di possesso. Che imperi la legge della prepotenza di chi è economicamente più forte è di tragica attualità. La strage che l’ingordigia di pochi compie a spese di molti si perpetra ogni giorno, in ogni punto del globo. Il denaro si dimostra un’arma ancora più letale degli ordigni esplosivi quando viene usato per il proprio esclusivo vantaggio. Colpisce l’uomo nella sua esistenza fisica, ma anche in quella psichica e spirituale. Per denaro si è disposti a tutto, si calpestano affetti e valori etici. Perché il denaro, se diviene lo scopo della vita, non ammette rivali. Chi gli dedica se stesso non può conoscere alcun tu, ma solo l’io. Perciò Gesù ha detto che o si sceglie Dio o si sceglie la logica del denaro, senza possibilità di compromesso. Vediamo che Gesù ha operato la prima scelta e quindi è in relazione costante con il tu del Padre e con il tu dei fratelli. Lo dimostra non facendo distinzioni di preferenza, se non per i più derelitti, ai quali viene in soccorso con attenzione speciale. Senza strepiti né clamori di piazza, senza campagne pubblicitarie né sofisticati mezzi di persuasione, anzi con tono dimesso ma sicuro e con parola veritiera e coerente, l’annuncio evangelico dell’amore di Dio si diffonde grazie a chiunque rinunci alla logica della sopraffazione, per più o meno esplicita che sia. In chi l’accoglie, la speranza apre orizzonti luminosi.