Commento al Vangelo del giorno: 18 Agosto 2021 – Annullare l’ascolto della voce del Padre
Il Vangelo di oggi: Mt 22,1-14
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole, ai capi dei sacerdoti e ai farisei, e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Contemplo:
La risposta definitiva
Toccare il tema del cuore ferito significa addentrarsi nelle grandi domande di senso, per riordinare la vita verso l’orizzonte ultimo. E’ porsi sulla soglia del mistero per ascoltare Dio che ci parla e che desidera guarirci in pienezza. L’uomo è da sempre alla ricerca di una risposta definitiva alla sua esistenza, che solo Dio può offrirgli, ma che al contempo è una conquista faticosa, una conoscenza annebbiata: non è mai luce piena. E’ una ricerca che si infrange contro il silenzio di Dio e si scontra con il paradosso. Se tutto fosse chiaro l’uomo non sarebbe libero, non esisterebbero né cammino né merito, non avrebbe senso scegliere ogni istante a chi appartenere. Invece proprio la libertà è la dimensione essenziale dell’amore, il sigillo della reciprocità volontaria.
Commento al Vangelo del giorno:
“Mandò a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire…”
Il rifiuto paradossale degli invitati ci sconcerta. Perché? La similitudine con Gesù ha introdotto la spiegazione del regno dei cieli, ha offerto l’immagine della festa: il regno è come un re che invita al banchetto di nozze del figlio. Entrare nel regno di cieli ha dunque il sapore della gioia e della luce. Il rifiuto di partecipare è una risposta sorprendente. Gli invitati sono presi ciascuno dal proprio campo, dai propri affari, e l’invito arriva come inopportuno, come un fastidio di cui liberarsi. Può succedere, dice il vangelo, che la propria realtà di vita, i propri programmi e interessi assorbano completamente interessi ed energie, annullando la ricerca e la capacità di ascolto della voce del Padre.