Commento al Vangelo del giorno: 21 Agosto 2019 – C’è un posto per tutti

Mercoledì 21 agosto 2019 Gdc 9, 6-15; Sal 20 Vangelo secondo Matteo (20, 1-16) |
Preghiera Iniziale
Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini;
dal trono dove siede scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore e ne comprende tutte le opere.
(Salmo 32)
Ascolta – Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».
Medita la Parola
Nel regno dei cieli c’è un posto per tutti. Il padrone non attende a casa le richieste di lavoro, ma esce per cercare operai, a più ore del giorno. Dio è un ricercatore instancabile dell’uomo, desidera che stia nella sua vigna, nella sua comunione. La benevolenza di Dio è stupefacente per gli uomini che accampano diritti e avanzano pretese. Ma Dio è giusto, dà ciò che ha pattuito: non fa torto a nessuno. La sua bontà non può essere contabilizzata, né regolata dalle rigide e grette logiche umane.
L’uomo dovrebbe ringraziare di avere un Signore che si preoccupa di ciascuno, dovrebbe essere riconoscente di essere stato nella sua vigna.
Contemplo
Bisogna amarla tanto la pace, per cercarla con tutte le proprie forze. Disposti a perdere tutto, disposti a camminare tanto, disposti ad attraversare i deserti aridi dell’egoismo, i deserti del pregiudizio, i deserti provocati dalla violenza. Con i piedi che sanguinano, con la gola riarsa, con gli occhi accecati dalla sabbia, con il rischio continuo di perdere la rotta, di smarrire il sentiero.
Bisogna amarla tanto la pace, per essere disposti a costruirla con parole che tessono il dialogo, con gesti che mostrano disponibilità, con volti che ispirano fiducia, con mani che si sporcano volentieri pur di aiutare chi è in difficoltà.
Bisogna amarla tanto la pace, per essere disposti a pagare il prezzo alto che viene domandato a chi la desidera. Ma tu sei proprio il Dio di chi ama la pace.