Commento al Vangelo del giorno: 23 Aprile 2020 – L’amore che non ci abbandona

Il Vangelo di oggi: Gv 3,31-36
Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
Contemplo:
Il vero pane:
Oggi io sono in cerca di pane, il mio pane, il pane di oggi, il nostro pane quotidiano, quello che serve per la fame di oggi per passare di là, oggi, per avere forza di remare sotto la tempesta di oggi. Domani è una parola cara, un incanto, il paese del sogno…
E vi sono già col cuore: vi sono già col cuore in terra di domani. Ma per arrivarci con tutto l’equipaggio di me stesso, con quello che ho di più prezioso e di saccheggiato, ho bisogno del viatico. Non lo si conserva per dopo quel pane, non lo si mette nella sporta come il pane del perdono: lo si mangia sulla strada, tra un colpo di remi e un altro, sotto la bora o sotto il maestrale, il pane che si mangia con l’acqua del mare, un pane amaro, il vero pane dell’uomo.
Commento al Vangelo del giorno:
“Chi crede nel Figlio ha la vita eterna”.
E’ il Cristo l’innalzato da terra, colui che viene dall’alto, l’inviato. E’ lui che svela, nella verità, la Parola di Dio per noi. Chiunque crede in lui scopre un amore che mai avrebbe osato sperare. E’ lui che ha il potere e il mandato di comunicarci la vita eterna, vita stessa di Dio di cui l’uomo viene reso parte: nient’altro che amore. E’ questo il segno distintivo del cristiano, ciò che ci fa esistere in modo nuovo, ci fa tessere rapporti nuovi, e così guardare e valutare persone e situazioni. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli (1 Gv 3, 14).
Ma li amiamo perché abbiamo scoperto e riconosciuto di essere stati amati grandemente, incondizionatamente, senza misura né limite. Solo consapevoli di questo, solo avendo fede nell’amore che non ci abbandona, sapremo avere lo sguardo di Dio sul mondo, la vita eterna.