Vangelo di oggi

Commento al Vangelo del giorno: 24 Novembre 2017 – Il mio cuore è casa di Dio

Il Vangelo di oggi: Lc 19,45-48

Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori, dicendo: «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!». Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.

Contemplo:

La mia sarà una casa di preghiera Gesù vuole che nella sua casa risuoni la preghiera, la lode, e vi abbondi l’amore di Dio. Noi sappiamo dalla Scrittura che «la sua casa siamo noi» (Eb 3,6), siamo «tempio di Dio» (1Cor 3,16) e dunque nel nostro i n t i m o d e v e trovare posto innanzitutto la preghiera. Allora il Signore Gesù si troverà bene nel nostro cuore, vi prenderà dimora con il Padre (cf Gv 14,23) come egli stesso ci ha promesso.

Commento al Vangelo del giorno:

Neanche la missione di Cristo fu facile. Non molte delle sue parole avevano un dolce sapore per i farisei e i sadducei. Il sapore amaro che provavano veniva dalla mancanza di autenticità nel vivere ciò che essi rappresentavano. Il Tempio era per gli ebrei il luogo della presenza di Dio in mezzo al suo popolo. Era il luogo del culto al Dio vivo, il luogo della preghiera, dei sacrifici espiatori. Tuttavia, a poco a poco, i farisei e dottori della legge avevano continuato a permettere il commercio nell’atrio del tempio, finendo col lasciare che diventasse un vero e proprio mercato. Per Gesù, la presenza del Padre è tutto. Egli solo, come Figlio di Dio, può comprendere cosa significhi l’onore e la gloria dovuti a Dio. Per questo, entrando quel mattino nel tempio e vedendo l’atrio ingombro degli animali in vendita per i sacrifici, dei tavoli dei cambiavalute con le loro monete, Gesù non poté ignorare l’offesa arrecata al Padre. Quella è la sua casa. La casa che Lui stesso aveva permesso di costruire al re Salomone, figlio di Davide. Una casa stabilita da Dio stesso come casa di preghiera, luogo per eccellenza dell’incontro con Dio. Il nostro cuore è il luogo della presenza di Dio in noi, dove possiamo incontrare Dio, per stare con Lui e parlare con Lui. E la nostra casa di preghiera. Ogni volta che riceviamo l’Eucaristia, ogni volta che Cristo entra in questo nostro “tempio”, vi trova una casa di preghiera o un mercato? A volte, abbiamo il cuore pieno di preoccupazioni circa noi stessi, piccoli “idoli” ai quali sacrifichiamo tutta la nostra attenzione: il lavoro, gli svaghi, il riposo, il denaro… E poi ci sono anche l’egoismo, le passioni, i rancori e l’orgoglio che rumoreggiano costantemente e ci distraggono da ciò che è veramente importante: entrare nel nostro cuore per incontrare Dio e parlare con Lui.

   

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