Vangelo di oggi

Commento al Vangelo del giorno – 30 Giugno – ti sono perdonati i peccati!

Il Vangelo di oggi: Mt 9, 1-8

gesu guarisce paraliticoIn quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia ». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Commento al Vangelo del giorno:

Il perdono dei peccati è un’esperienza di salvezza e di risurrezione che ci è data di fare in questo mondo. Gesù quando perdona compie il miracolo più grande. Lazzaro, risuscitato, morirà ancora, ma la sua risurrezione dimostra «il potere» di Gesù. Perdonare è far nascere a vita immortale, la stessa vita di Dio, che è amore accordato e ricevuto senza condizioni. Il perdono è l’esperienza di un amore più grande di ogni male: Dio ama senza misura l’uomo, suo figlio, che è sempre e comunque amato.

Il peccato paralizza l’uomo, lo rende schiavo, pallida controfigura di quell’originaria somiglianza stabilita da Dio nell’atto creativo: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”. In Gesù il Creatore si piega sulla creatura, la ricopre con la fresca rugiada che la rigenera, infonde il coraggio che nasce da una carezza, dal cenno della mano che comunica il calore della misericordia. Parole sussurrate nella tenue luce di un confessionale, intima unione con un Dio che assolve, guarisce, giustifica, ama, perdona. In Gesù l’uomo paralizzato dal fango della fragilità, claudicante per la paura dei suoi errori, coperto dalle piaghe del peccato, si rialza, riprende musica da tempo dimenticata. Non disperare, uomo che giaci ansimante ai bordi della strada, ricoperto di stracci, pallidi riflessi dell’abito nuziale, il tuo Dio passa vicino alle tue miserie e ti dice: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».

   

il Podcast di don Luciano

 

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