Commento al Vangelo del giorno: 6 maggio 2021 – Un amore infinito

Il Vangelo di oggi: Vangelo Gv 15,9-11
In quel tempo disse Gesù ai suoi discepoli: “Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voie la vostra gioia sia piena.”
Contemplo:
Al servizio dell’uomo
La misericordia non è altro che amore verso chi non contraccambia, è amare fino in fondo, senza condizioni. Questa è la perfezione del Padre, questa la perfezione che può far propria chiunque sente rivelarsi dentro di sé lo Spirito del Figlio. Ecco perché Dio si è posto al servizio dell’uomo: per amore, soltanto per amore, senza limite alcuno. E l’amore, quando è accolto si moltiplica, produce frutto, rimbalza e si ripropone. Una volta capito, diventa ovvio, anche se non sembra facile avere orecchie per intendere (Mc 4,9). Perfino i discepoli non si rendono conto che il nuovo Israele è l’umanità intera, che l’amore di Dio è rivolto a tutti, senza privilegi per nessuno. Questo il mistero che si sta svelando, ma che faticano a capire, così Gesù è costretto a spiegare loro ogni cosa.
Commento al Vangelo del giorno:
“Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.” L’amore di Gesù, la sua chiamata, la scelta di ciascuno di noi, con la quale ci ha coinvolto nella sua vita non solo è amore assoluto e gratificante: è anche amore fecondo. Vuole infatti portare frutto, e un frutto che rimanga! Quali sono i frutti dell’amore che non marciscono con il passare del tempo? Sono i frutti delle relazioni che producono gioia e vita in noi e negli altri. La fedeltà di due sposi che lottano quotidianamente per vivere nella reciprocità; la fedeltà dei genitori al loro compito educativo e la fedeltà dei figli verso i genitori anziani e non più autosufficienti; la fedeltà degli amici che non vogliono venir meno alla parola data. Perché ogni parola data è stupore e meraviglia! – è sempre prima, parola ricevuta: “Come il Padre ha amato me, io ho amato voi”.