Commento al Vangelo del giorno: 8 Novembre 2016 – L’amore
Il Vangelo di oggi: Lc 17,7-10
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».
Commento al Vangelo di oggi:
Dopo aver fatto il nostro dovere non dobbiamo aspettare gli applausi di qualcuno, ma avere coscienza di aver fatto semplicemente il nostro dovere. Siamo servi inutili nel senso che non abbiamo nulla di speciale da rivendicare, altri potrebbero fare le stesse cose, forse anche meglio. Ognuno offrirà con umiltà il proprio contributo per il bene di tutti, secondo gli insegnamenti del Signore.
“Quando avete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: siamo servi inutili. Abbiamo fatto quando dovevamo fare.”
Chi può mai vantarsi di aver fatto tutto quello che poteva fare? Ogni opera seria richiede molta dedizione. Ciascuno di noi sa che quando si intraprende un’opera veramente importante si lascia tutto il resto, si sacrifica tutto anche il riposo. E ad opera compiuta ci si accorge che si poteva far diverso e meglio. Salvare l’anima, cioè crescere nella fede nella speranza e nell’amore, e aiutare gli altri a farlo è l’opera più importante di tutte. Non stupisce che i santi vi si sono dedicati interamente. Don Bosco era pronto a strisciare la lingua da Torino a Superga (come dire: fare l’impossibile!) pur di salvare dalla strada un giovane e farlo amico di Gesù. Eppure in punto di morte disse: “Se avessi avuto più fede.” Allora quando si può dire di aver fatto tutto quello che si poteva e si doveva fare? Quando, nel qui e ora, nell’attimo presente si è vissuto fino in fondo con amore e per amore ma ‘senza utili’. In greco si usa la stessa parola per dire ‘inutile’ e ‘senza utile’. Gesù ci chiede di servire ma gratuitamente, semplicemente, senza bramosia di guadagno, senza riconoscimenti, ‘senza utili’! Nel Regno di Dio tutti siamo obbligati per amore, ma l’amore non cerca per sé.