Vangelo di oggi

Commento al Vangelo del giorno: Giovedì 09 Giugno – Agire e pensare secondo la logica dell’amore

Il Vangelo di oggi: Mt 5,20-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

Contemplo:

Liberaci dal male:
Noi da soli non ce la facciamo, perché il male è qualcosa di terribile. Si insinua nei nostri pensieri, si nasconde dentro il nostro cuore, e, solo dopo, ci accorgiamo di essere stati avvelenati dalla sua cattiveria. Liberaci dal male, Signore! Ci induce a reagire nel modo più immediato, ci porta sulla strada della violenza, dell’offesa e della calunnia, ci fa inoltrare per i sentieri della durezza, dell’egoismo, della gelosia, e solo dopo ci accorgiamo di aver imboccato un percorso che è senza via d’uscita. Liberaci dal male, Signore! Ci fa ascoltare la nostra pigrizia, ci rende deboli davanti alla tentazione, ci piega alle passioni che si impadroniscono del nostro cuore, ci riduce schiavi del nostro orgoglio. Liberaci dal male, Signore!

Commento al Vangelo del giorno:

“Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli”.

Oggi la parola ci chiede un di più. Ci chiede un salto: dal rispetto delle regole del vivere civile, e noi potremmo dire dal vivere da buon cristiano, all’agire e pensare secondo la logica dell’amore. Per fare questo occorre liberare il cuore da ogni forma di odio e di rancore che possiamo nutrire nei confronti di chi ci vive accanto, cercando lungo il cammino il perdono e la comunione. Non dimentichiamoci che è proprio dal nostro amore reciproco che saremo riconosciuti discepoli del Signore e potremo diventare profezia per il mondo di una fraternità possibile, di un nuovo umanesimo capace di trasformare le relazioni e la società.

   

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