Il Vangelo di oggi: Gv 16,5-11
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».
Contemplo:
Qual’è la nostra strada:
Dio ci ricorda la nostra impotenza, le nostre incoerenze, la nostra fragilità: perciò torna spesso la tentazione di allontanarlo dalla nostra mente, di rimuoverlo dalla nostra coscienza. Non siamo noi i padroni del mondo? Perché accettare dei vincoli alla nostra azione? Perché cercare nell’Alto quello che possiamo trovare sulla terra, che possiamo costruire per noi e per gli altri? Proprio perché la nostra vita è breve dobbiamo viverla intensamente. Dio ci disturba. Vogliamo essere noi a scegliere le nostre strade. Ma vogliamo anche conoscere dove la strada ci può portare. Verso una sempre maggiore ricchezza materiale? Verso la felicità? Verso la verità?
Commento al Vangelo del giorno:
“…è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi…”
La lode scuote le prigioni del nostro cuore, fa alzare lo sguardo e apre all’accoglienza della Parola, illumina i nostri occhi perché possiamo vedere al di là delle tenebre che intorno e dentro di noi a volte sembrano prevalere; e dove sembrava dominare il sentimento della disperazione, ecco che entra la gioia. Allora non fermiamoci alla nostra tristezza, ma apriamo la bocca e il cuore alla lode, perché il Signore non abbandona l’opera delle proprie mani. Ci accompagni questa certezza anche quando sembra che il Signore sia assente. Chiediamo che il suo Spirito venga a fare verità, perché possiamo credere davvero che il principe di questo mondo è stato condannato, il male non ha avuto l’ultima parola, ma con la morte e risurrezione di Gesù è stato definitivamente sconfitto.