Commento al Vangelo del giorno: mercoledì 23 Novembre – Il tempo della testimonianza

Il Vangelo di oggi: Lc 21,12-19

gesu e i discepoliIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome.
Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa;
io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Contemplo: Creati per amare

Povero cuore, sbigottito di non sapere: il celebre verso poetico ci introduce nel mistero del cuore dell’uomo, capax Dei; e tuttavia sbigottito di non sapere, di non cogliere mai la pienezza del mistero che al contempo lo abita e lo supera.
“Il cuore” esprime il centro e l’identità della persona, la confluenza di ragione, volontà, temperamento e sensibilità, dove l’uomo trova la sua unità e il suo orientamento.
E’ il luogo dell’incontro con Dio, in cui si gioca l’opzione fondamentale per lui o contro di lui.
L’Amore infinito ha scelto di abitare nel cuore di ogni uomo che lo accoglie.
Creato per amare l’uomo non può realizzarsi che nell’amore, ma quando questo è disturbato il cuore si inquieta, sanguina, sbanda, arriva a frantumarsi.

Commento al Vangelo del giorno:

“…..Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome…..”
Secondo la visione cristiana il tempo in cui viviamo è il tempo della testimonianza, nel quale il Signore ci invita a essere apertamente testimoni del suo regno, anche a costo d sacrifici, di incomprensioni e di sofferenze personali.
Il testimone non si perde nei meandri del “non so, non me ne intendo, non ho tempo” , ma interviene di persona lasciando altre occupazioni per offrire la propria persona a garanzia del suo messaggio.
E’ questo il primo impegno del cristiano, che gli deriva dalla fede nel Signore Gesù che ha cambiato la sua esistenza.
Il risultato finale di questa vita nuova, vissuta nella testimonianza del Cristo risorto, sarà la contemplazione del volto del Padre.

briciole di vangelo

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