Commento al Vangelo del giorno: sabato 10 Dicembre – Ognuno ha le sue caratteristiche
Il Vangelo di oggi: Mt 17,10-13
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto.
Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Contemplo:
Ognuno ha le sue caratteristiche. Elia viene sempre rappresentato come un fuoco. Il fuoco scalda, protegge, illumina, ma anche brucia tutti intorno i nemici del Signore.
È un segno di potenza. Non concede debolezze e tentennamenti. Non c’è da stupirsi che esprima il temperamento di un profeta, di un uomo che prima di essere chiamato da Dio non avrebbe mai pensato di essere travolto a tal punto che ogni suo modo di essere avrebbe cambiato natura.
L’errore è credere che sia qualcosa che riguarda solo alcuni, prescelti, e non noi.
Così non stiamo attenti alle chiamate del Signore che ogni volta ci attende per trasformarci in ciò che veramente possiamo essere, ma che non crediamo di poter diventare.
Chi fuoco che arde, chi acqua che purifica, chi cielo che accoglie. E noi, cosa?
Commento al Vangelo del giorno:
Il problema del credente di ogni tempo è quello di riconoscere la presenza del Signore nell’oggi della vita, nella quotidianità che scandisce lo correre del tempo. Dio è sempre presente basta avere uno sguardo semplice e limpido.
Lui è presente nelle gemme di bene che gli uomini riescono a racimolare, cammina, come lo definisce Santa Teresa di Gesù bambino, nel giardino degli uomini buoni, che fanno la sua volontà. Tutto ciò che ci circonda è un segno del suo amore che si fa prossimo nella nostra vita.
Guai cercarlo in segni prodigiosi, in ciò che è eclatante, in eventi straordinari che non ci fanno coglie la bellezza e il profumo di un fiore, la fragranza di un gesto di generosità, di perdono e di pietà che è il lievito che fa lievitare tutta la massa , la luce sul moggio che illumina e da sicurezza e Preghiera.