Nei momenti bui della storia, quando le ferite subite rubano qualsiasi prospettiva di futuro, sono i pastori e i profeti a dover tracciare la via. Ed è grazie alle sue guide sante che la Chiesa è sempre stata lievito di speranza in grado di aiutare la società a rialzarsi e a ritrovare la propria anima. Così fece san Geronzio, 19° vescovo di Milano, alla cui guida rimase solo per tre anni tra il 462 e il 465. Nel 452 Milano aveva conosciuto la devastazione portata dagli Unni con Attila, che aveva lasciato dietro di sé una comunità sofferente. Geronzio era stretto collaboratore di Eusebio e fu scelto come suo successore forse anche proprio per la saggezza e l’esperienza. E lui s’impegnò nella ricostruzione delle chiese e, soprattutto, nell’aiuto agli sfollati e ai feriti, oltre che per il riscatto dei prigionieri.