Essere stella per gli altri

Da sempre gli esseri umani hanno localizzato negli astri i loro aneliti. E le stelle hanno sempre esercitato un fascino.
Da bambini ci piaceva cantare: “Sai quante stelle ci sono in cielo”. Il canto ci dava la certezza che Dio vuole il nostro bene, che siamo a casa sotto il suo cielo stellato.
Le stelle ci ricordano la patria, nel senso che siamo a casa sempre e dappertutto in questo mondo, perché per noi brillano le stesse stelle che nella nostra patria. Tutte queste associazioni hanno la loro parte quando, a Natale, pensiamo alla stella che ha indicato la nascita di Gesù, oppure quando appendiamo le decorazioni a forma di stelle sull’albero di Natale o alle finestre.
Attraverso la nascita di Cristo questo mondo è diventato patria per noi. Dappertutto, nel cielo sopra di noi brillano le stesse stelle del mattino e della sera, facendoci sentire a casa in ogni luogo. E il Natale ci invita a diventare a nostra volta stella per gli altri, stella che rischiara la loro notte, fa vivere in loro la speranza e dona loro un senso di patria.
La stella di Natale ti dice: non sei soltanto un uomo o una donna della terra, ma anche un uomo o una donna del cielo. In te brilla la stella che ti indica, al di là di te stesso, colui che scende dal cielo e appaga il nostro anelito più profondo
