Thomas Carlyle, saggista scozzese, disse: «Quando contemplo le stelle, esse guardano su di me con pietà dai loro spazi sereni e silenziosi, come occhi lacrimanti sulla sorte dell’uomo. Mille generazioni, tutte turbolente come la nostra, sono state ingoiate dal tempo, e non c’è nessuna traccia di loro ». Carlyle si è espresso molto bene, ma non adeguatamente; piuttosto con una mezza verità, alla quale possiamo aggiungere: «Abbiamo pietà delle stelle che si spengono lentamente, mentre il fuoco dell’amore divino e il desiderio di Dio bruceranno per tutta l’eternità nei cuori umani. Abbiamo pietà delle stelle destinate al nulla, mentre noi, figli e figlie di Dio, siamo destinati alla gloria e all’eternità divina ». La vita è data per cercare Dio, la morte per trovarlo, l’eternità per possederlo. (Jacques Nouet)