Il Dio che brucia e quello che rimane
Daniel Lifschitz, esegeta e pittore, nelle sue Storielle di rabbini mercanti e malandrini (Paoline), riferisce questa storiella: In un villaggio scoppia un incendio che distrugge la casa di un ricco e la catapecchia di un povero. Entrambi apparentemente perdono tutto. Il povero, però, sorprendentemente, rimane in una pace imperturbabile, mentre il ricco sprofonda nella più cupa disperazione. A un certo punto, il ricco non può trattenersi dal domandare: «Dimmi, Moishele, come fai a essere così sereno mentre il fuoco ha ridotto in cenere tutto quello che avevi?»
Risposta: «A me è rimasto il mio Dio. Il tuo, invece, è bruciato con la tua casa…»