Il Santo del giorno – 28 Luglio – S. Pietro Poveda Castroverde

Il Santo del giorno – 28 Luglio – S. Pietro Poveda Castroverde

28 Luglio 2017 Il Santo del giorno 0
Pedro_Poveda_Castroverde

Pedro_Poveda_CastroverdeÈ uno dei cinque beati spagnoli, che sono stati proclamati santi da papa Giovanni Paolo II nel suo quinto viaggio in terra di Spagna, il 4 maggio 2003, davanti ad una folla di circa un milione di fedeli, radunati nella Plaza de Colón a Madrid.
Pedro Poveda Castroverde, nacque a Linares (Jaén, Spagna) il 3 dicembre 1874 e trascorse in questa città mineraria ed industriale, i suoi primi anni di vita ed i suoi primi studi. Fin da bambino sentì la vocazione per il servizio sacerdotale e quindi nel 1889 a 15 anni entrò nel seminario di Jaén, dove proseguì gli studi; nel 1892 conseguì il diploma di scuola superiore, due anni dopo si trasferì nel seminario di Guadix (Granada) dove ottenne una borsa di studio, ricevé gli Ordini Minori, venendo ordinato sacerdote il 7 aprile 1897.
Pur proseguendo gli studi per conseguire le lauree in teologia e di professore, ottenute nel 1900, espletò vari incarichi nella Curia della diocesi di Guadix e nel seminario.
In campo pastorale, nel 1902 si dedicò all’assistenza di quanti vivevano nelle grotte che circondavano la città, impegnandosi a migliorare quell’ambiente arretrato, intellettualmente, economicamente e socialmente; costruì per loro, scuole per bambini e bambine, istituendo le lezioni serali e laboratori per gli adulti.
Nel 1906 venne nominato canonico della basilica di Covadonga, dove si occupò della formazione cristiana dei pellegrini, cominciando nello stesso tempo ad interessarsi, approfondire e scrivere le sue prime opere sul problema sociale esistente in Spagna, ma anche nella Chiesa ed in tutto il mondo, presentandole in termini pedagogici.
Cercò di dare a quanti si interessavano di questi problemi, dei programmi concreti, analizzandoli profondamente, per questo scopo scrisse e pubblicò varie opere pedagogiche e sociali, tutte edite negli anni dal 1911 al 1913.
Progettò di coordinare gli educatori cattolici, in particolare gl’insegnanti statali, dotandoli di mezzi e ausili complementari di formazione umana, cristiana e professionale e quindi dal 1911, con alcune giovani collaboratrici, iniziò la fondazione di accademie e centri pedagogici, scuole modello e pubblicazioni.
In un mondo contemporaneo, scientifico e secolarizzato, padre Pedro Poveda cercò nuovi modi di capire l’uomo e la società, con un programma basato sul binomio fede-scienza, permeato sui valori profondamente cristiani e umani, al passo con i tempi e rivolto verso le novità e le possibilità future.
Con questi intenti e attività, costituì l’Opera dell’’Istituzione Teresiana’, a cui dedicò gran parte della sua vita, anche se dal 1913 fu nominato canonico della cattedrale di Jaén, città dove visse fino al 1921; in questa sede ebbe una molteplicità di incarichi, direzioni, guide spirituali, che è troppo lungo elencare.
Nel 1921 si trasferì a Madrid, dedicandosi all’approvazione pontificia della sua “Istituzione Teresiana”, che giunse nel 1924 da parte di papa Pio XI; opera complessa per membri, associazioni e attività, di cui continuò ad animarne la vita.
Per il mondo universitario, creò residenze e la Lega Femminile di Orientamento e Cultura; partecipò come cofondatore o membro a varie Accademie, tutte dedite alla pedagogia; organizzò i giovani dell’Azione Cattolica, fu membro della Commissione centrale contro l’analfabetismo; aiutò nella Fraternità del Rifugio, i mendicanti e gli ammalati che vagabondavano per le strade di Madrid.
Pur in tanta complessità di compiti ed attività, padre Pedro Poveda rimase un uomo semplice, senza ostentazioni, coerente nella vita e tutto donato a Dio ed ai fratelli, sacerdote prudente e audace, pacifico e aperto al dialogo, servì la Chiesa e soffrì per essa.
Convinto della funzione sociale dell’educazione, fu maestro di preghiera e pedagogo della vita cristiana, concludendo la sua esistenza con la corona del martirio; infatti egli fu una delle prime vittime della persecuzione religiosa che si scatenò in Spagna, nell’ambito della Guerra Civile durata dal 1936 al 1939.
Fu ucciso a Madrid il 28 luglio 1936 a 61 anni, dichiarandosi davanti ai suoi assassini: “Sono sacerdote di Cristo”. L’Unesco ha incluso il suo nome, come umanista e pedagogo, fra le personalità illustri nel campo dell’educazione, della scienza e della cultura, che hanno influito profondamente nello sviluppo della società umana e della cultura mondiale.
Fu beatificato dalla stesso papa Giovanni Paolo II il 10 ottobre 1993; ricorrenza religiosa il 28 luglio.

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