Vangelo di oggi

Il Vangelo del giorno – Venerdì 15 marzo

Vangelo di Giovanni 7, 1-2.10.25-30

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne.
Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò:
«Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

Contemplo:

La controversia riportata da Giovanni si situa proprio alla vigilia di questo tempo propizio per la riflessione. E come se Gesù facesse un ultimo sforzo per invitare i suoi avversari a meditare sulla sua persona e sulle «opere» da lui compiute. Sappiamo che l’esito fu negativo.
Non potremmo forse noi, accogliendo il suggerimento della liturgia odierna, fare questa sosta lungo la strada verso la pasqua, prenderci tempo da dedicare a rileggere e meditare questo testo così denso e inesauribile, per interrogarci più profondamente sul mistero della persona di Gesù e aderirvi con un più grande amore?
Giovanni colloca il dramma messianico all’interno della storia del popolo di Dio, in particolare collega la vita di Gesù alla celebrazione delle grandi feste ebraiche che avevano proprio lo scopo di tenere viva la memoria delle grandi opere di Dio. Come sempre, nel quarto vangelo ogni particolare acquista un valore simbolico.
Perché il complotto contro Gesù è allora collocato pochi giorni prima della celebrazione della festa delle Capanne? In questa festa si ringraziava Dio per i raccolti, ma si ricordavano anche i quarant’anni passati nel deserto. Si costruivano capanne con rami anche a Gerusalemme, e in esse ci si ritirava per meditare: soggiorno in un simbolico deserto.

Commento al Vangelo di oggi:

Gesù continua il suo cammino, ma tra i capi egli trova rifiuto perché convinti che lui non sia il messia atteso.
Non sono bastati i prodigi da lui compiuti: secondo un’opinione comune il messia doveva restare nascosto fino alla manifestazione solenne e inequivocabile; per questo i capi non riconoscono in lui il Salvatore.
Forse anche noi molte volte fatichiamo a riconoscere il Cristo presente tra noi. Gesù sale di nascosto: anche ora egli viene in silenzio, ci lascia la possibilità di aprirci a lui, ma senza forzature, ci invita, richiede il nostro si nella libertà, e questo sì ci deve guidare ad aprirci a lui che è amore.
Chiediamo oggi al Signore l’apertura di cuore necessaria per poterlo riconoscere nella nostra giornata.

   

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