Vangelo di oggi

Il Vangelo del giorno – Venerdì 17 novembre

Luca 17, 26-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

Contemplo:

Davanti a Dio non siamo degli sconosciuti o dei numeri. Siamo volti e cuori, conosciuti a uno a uno, per nome.
Nei Salmi il credente trova una risposta. Egli sa che, se anche tutte le porte umane fossero sprangate, la porta di Dio è aperta. Se anche tutto il mondo avesse emesso un verdetto di condanna, in Dio c’è salvezza.

Commento al Vangelo di oggi:

Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece l’avrà perduta la salverà.
Gesù continua a parlare a noi con parole che sembrano rasentare l’assurdo; invece esprimono la sapienza di Dio.
Questo brano è inserito nel contesto della fede che Gesù vuol trovare in ognuno di noi.
Sì! Questo comporta un amore fiducioso per lui e un amore umile verso tutti.
Sono illuminanti a tal riguardo le parole di don Andrea Santoro, morto assassinato in Turchia: «Mi convince, alla fine, che non si hanno due vie: c’e’solo quella che porta alla luce passando per il buio, che porta alla vita facendo assaporare l’amaro della morte.
Si diventa capaci di salvezza solo offrendo la propria carne. Il male del mondo va portato e il dolore condiviso, assorbendolo nella propria carne fino in fondo come ha fatto Gesù».

   

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