Dostoevskij pone sulle labbra di uno dei personaggio del suo romanzo l’idiota la famosissima frase: «Il mondo sarà salvato dalla bellezza». Un’affermazione vera da un lato, ma sibillina ed enigmatica dall’altro; infatti lo stesso Dostoevskij si domanda poco dopo: «Quale bellezza salverà il mondo?» È evidente che non sempre il “bello” è sinonimo di Bellezza, di quella bellezza che fa esclamare a San Agostino: «Tardi ti ho amato, Bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato!». C’è una bellezza che edifica, che ci avvicina a Dio, sorgente di ogni bellezza, e un “bello” che ci conduce nell’oscura selva delle passioni, soffio effimero che disperde in noi l’originaria armonia. Il dramma è tutto qui: “Quale bellezza salverà il mondo?”. «Dio – scrive P. Evdokimov – non è il solo a rivestirsi di Bellezza, il male lo imita e rende la bellezza profondamente ambigua … La bellezza esercita il suo fascino, converte l’anima umana al suo culto idolatra, usurpa il posto dell’Assoluto, con una strana e totale indifferenza verso il Bene e la Verità … Se la Verità è sempre bella, la bellezza non sempre è vera». La verità rende autentica la Bellezza, la certifica, la difende dalle rughe del tempo, dall’usura della vacuità e dall’ebbrezza della vanità. La verità è la luce della bellezza, la rende trasparente, la riveste di perenne giovinezza.”. Gesù è “la bellezza del Padre” perché “via, verità e vita”; è lo specchio dove tutto il creato e ogni volto umano riscopre l’arcana bellezza, “tanto antica e tanto nuova”. Vorrei concludere questa breve riflessione con le significative parole di Stefano De Fiores: «Ti è certamente capitato di essere preso dal fascino di un tramonto, di una notte stellata, di uno spettacolo riuscito, di un’opera d’arte e di esclamare: com’è bello! La bellezza è una realtà irresistibile. Dinanzi al volto di un bambino spontaneamente viene da dire: quanto è bello! Di fronte alla bellezza non si può frenare l’emozione, ma ci si abbandona all’ammirazione e allo stupore. Ogni giorno, quando ti guardi allo specchio, vorresti che il tuo volto potesse dire sempre a te stesso: sono bello! Sì, siamo nati per la bellezza. La ricerca della bellezza caratterizza la vita di ogni uomo e di ogni donna, i quali non si rassegnano alla sciatteria. […] Se il bello è inteso comunemente come lo splendore della verità, l’ideale della bellezza umana è dato dall’essere specchio dell’immagine di Dio. Tutto il lavoro della vita spirituale consiste nel togliere l’opacità e l’appannamento di questo specchio.